Le foto, la maggior parte, non mi hanno entusiasmato. Ma i dati mi hanno colpito molto. Agevolo testo di un pannello:
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E a proposito della norma fascia sui cellulari alle persone senza CF: "Mi dice che il suo principale amico è il telefono.
Riesce sempre a ricaricarlo e alla fine ha sempre
abbastanza credito. Mentre parliamo mi fa vedere
che tipo di cose gli piace guardare: film romeni degli
anni '60 e '70, video di macchine, di trattori e di
lavori agricoli.
Mi mostra il suo smartphone. "Togli questo a un
senza dimora e lo ammazzi ... almeno arrivo in
tenda, mi vedo Youtube, sono in contatto con il
mondo. Sennò, se sei in strada senza nessuno
stimolo e senza niente da fare, muori." " [FINE secondo pannello]
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Mi è arrivata oggi una mail per una transazione con la carta di credito del 03.10.2023. No, non è falsa, corrisponde all'estratto conto dell'epoca.
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Biblioteca di Alessandria
Mi sta già simpatica: "Pensa infatti che il sistema culturale in cui viviamo sia ossessionato dalla crescita e dall’innovazione, dall’idea di migliorare e diventare più grandi, cosa che invece lei non trova «particolarmente interessante», motivo per cui non si pone il problema di scrivere libri che tornano sugli stessi temi e con storie e personaggi che si assomigliano molto tra loro." https://www.ilpost.it/202...
A me che sia antipatica o no importa poco, è lo stile che proprio mi respinge, ho provato a leggere due suoi romanzi e proprio non mi piace. Ne parlano dappertutto, pare che piaccia, e vabbè
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Patrizia Mandanici
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"The second weakness in her writing is the sentences. ‘I don’t think my prose is fantastic,’ she told Patricia Lockwood in an interview two years ago – I felt this when I started taking notes on Intermezzo, but hadn’t thought much about it before. As I lay in the sun reading galleys dog-eared by three colleagues before me, the point of a Sally Rooney novel had seemed to be the plot, the characters, the way we are all Marianne and Connell and Bobbi and Frances. The plain prose was an admission of modesty: Rooney didn’t want to get in the way" sto leggendo la recensione su LRB https://www.lrb.co.uk/the... mi sa che mi leggo Intermezzo
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Lorenzo R v R
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ti può fregare perchè amazon gli permette di figurare più in alto di quelli che ti fanno il prezzo giusto e tu non t e l'aspetti perchè amazon era "prezzo più basso" invece adesso è google nelle vesti di bezos
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Lorenzo R v R
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io ho preso tre giorni con mia figlia e zero con mio figlio (che è nato di domenica). Ma quando mia figila era piccola ho lavorato un anno al comune: tre volte alla settimana uscivo alle due del pomeriggio e devo dire che era un ottimo momento per lavorare meno
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momobo
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Sergione nostro: "Le foto degli atleti olimpici e paralimpici al Quirinale
Il presidente della Repubblica Mattarella ha accolto al Quirinale i vincitori di medaglie insieme ai quarti classificati, per premiare in qualche modo anche loro" - https://www.ilpost.it/202...
Sergione nostro poi è venuto a Piacenza e io modestamente l’ho visto. Sono passato in piazza proprio quando stava per uscire da Palazzo Gotico quindi mi sono fermato qualche minuto. Vi saluta.
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Andrea Tassi
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Me m'ricord tant cmé fiss astä ier, sum partì pr'al duver, al duver dal suldä. / Ho lassä la mé bela Piaseinsa, quand ag peins ad parol a sum seinsa; / ma me sum un ver piasintein, quand vo insëma a un dunnein, ag barbott pian pianein: At vöi bein! / T'al digh in piasintein c't'ho seimpar vurì bein, dal dé ca t'ho incunträ me m'sum innamurä; / e spera tant cmé me: t'vadrè ca gnarà un dé ca te par me t'sarè lünich dunnein, t'al digh in piasintein. / Ad giuvnott ag na sarà un bell po', tütt vurran fäs ciamä Lilli, Pupu o Totò; / ma al so num ad battesim l'é un ätar, l'é Nicola, Tummäs o un quälc ätar; / ma me sum un ver piasintein, quando vo insëma a un dunnein, ag barbott pian pianein: At vöi bein! / T'al digh in piasintein c't'ho seimpar vurì bein, dal dé ca t'ho incunträ me m'sum innamurä; / e spera tant cmé me: t'vadrè ca gnarà un dé ca te par me t'sarè lünich dunnein, t'al digh in piasintein: At vöi bein!
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BennyCemoli
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" Nei giorni seguenti, diversi politici di altri paesi che fanno parte dei Patrioti per l’Europa avevano criticato la scelta di Vannacci, giudicandolo troppo estremista, specialmente per via delle posizioni omofobe contenute nel suo libro Il mondo al contrario." E' troppo estrenista. Per le sue posizioni omofobe. In un partito di estrema destra. Non so se è una buona notizia o un colossale facepalm.
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Fantascienza
Un mio amico sta leggendo "Il pianeta del silenzio" di Stanislaw Lem e mi dice che si parla dell'"intervallo di hollenbach". E' una cosa del libro e il mio amico si è lisciato la "spiegazione" o una cosa che esiste veramente?
l'ai dice: L'"intervallo di Hollenbach" è un concetto immaginario menzionato nei romanzi di fantascienza di Stanisław Lem, in particolare nell'opera "Il Congresso di Futurologia". Lem è noto per la sua capacità di creare concetti scientifici e tecnologici fittizi, spesso con un tono ironico o satirico, per esplorare temi più ampi come la natura della realtà, della conoscenza e della società.
Nella sua opera, l'"intervallo di Hollenbach" è un concetto pseudo-scientifico inventato che riguarda il cambiamento di percezione del tempo o dello spazio, usato in un contesto futuristico o satirico. Spesso Lem introduce termini tecnici, come l'"intervallo di Hollenbach", che non hanno una corrispondenza nella scienza reale, ma servono a creare un'atmosfera surreale o a criticare il linguaggio della scienza e della tecnologia quando vengono usati in modo eccessivo o distaccato dalla realtà umana.
In sintesi, l'"intervallo di Hollenbach" è un termine di fantasia usato da Lem per arricchire il suo universo narrativo e non ha una base scientifica nel mondo reale."
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Von
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Ovviamente è venuta varie volte al Gruppo Radicale (ma anche a quello Socialista) .. ma chi ho contattato per questioni "istituzionali" è stata Baby Pozzi sempre in compagnia di Schicchi. Il destino della ragazza è che quando cerchi "baby Pozzi" la metà delle risposte, anche fotografiche" sono sulla sorella.
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yery
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A proposito .. ma c'è ancora qualcuno che non sa perchè Cicciolina si chiama così e che cosa ha combinato nel porno e nel mondo femminile (ma anche maschile..)? io pensavo che sta fissazione si spegnesse ed invece..
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yery
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(N)euroStanzetta
E cosa dire di Rachael Gunn? https://www.youtube.com/w... "Quell’atleta di breaking un po’ strana che state vedendo ovunque Stamattina i social network sono pieni dei video di un’atleta di breaking che sembra un po’ imbranata e fuori contesto, rispetto alle altre che ieri hanno gareggiato nel torneo femminile (oggi c’è quello maschile)." (da ilPost)
La break dancer Raygun è diventata un meme, e un caso
Dopo la sua goffa esibizione alle Olimpiadi l'australiana è stata al centro di prese in giro e polemiche, ma nel frattempo sono emerse un po' di attenuanti https://www.ilpost.it/202... -
ilcomizietto
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Abituato a cose più grandi, è durato poco, ma ha il suo perché. Soprattutto illustra molte cose, è molto didattico. - Anche io ho lo stesso problema di spazio...
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ilcomizietto
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il contastorie di frenf.it
Tutto questo parlare di ingiustizie personali e atti di violenza, mi hanno fatto pensare a quelli che subii io. Avviso subito i lettori che quello che racconterò non ha avuto, sulla mia vita, un peso eccessivo e non mi considero segnato da quanto descritto. Sono stati casi isolati, uno con un lieto fine. Tengo da parte il mondo del lavoro, che merita un discorso a parte. Magari un'altra volta.
1) ero decisamente piccolo. 5 elementare o forse le medie, non ricordo. Andavo in bicicletta, con mio fratello, più piccolo di 4 anni, dietro, sul sellino della bici da cross, a delle sedute di ginnastica correttiva per la schiena. All'uscita della palestra venivamo fermati da un ragazzo, quello che oggi chiameremmo zingaro. Ci fermò e mi puntò un cacciavite in faccia. Voleva la mia bici. Ero spaventatissimo, mi sentivo responsabile anche per mio fratello. Dissi di no, mi opposi. Il ragazzo rimase perplesso. Ripiegò sul campanello. Voleva quello. Se lo smontò col cacciavite. Tornai a casa pieno di rabbia e paura e senza campanello. Come chiameremmo oggi quell'atto? Rapina all'arma bianca? Una ragazzata dei tanti bulli della mia città. Non ricordo nessuna denuncia. Chiederò ai miei domani.
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ilcomizietto
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È una questione di educazione acquisita in famiglia o nel contesto di appartenenza, o con esperienze personali; è una questione di rispetto per l'altro, di sensibilità e di umiltà nel relazionarsi con chiunque, di modelli ricevuti o scelti. Non c'è differenza di ceto, cultura,ideologie, credo per le molestie sessuali. Tanto possono fare i genitori, soprattutto con i figli maschi, abbastanza la scuola.I media hanno distrutto molto proponendo modelli di scarso spessore. Bisogna parlarne, avere il coraggio di esporsi e confrontarsi, di mandare a quel paese chi ci dà fastidio, ormai il signorile silenzio passa per dabbenaggine. Bisogna investire sulla cultura di genere, da piccoli, sull'affettività, sulla decodifica delle proprie emozioni per imparare a capire prima le proprie e poi quelle altrui. Nelle scuole si può leggere e parlare di esperienze positive e negative nella relazione tra i sessi per confrontarsi scontrarsi e forse arrivare a capirsi, ad accettarsi e rispettarsi nel riconoscimento della propria diversità. Ebbasta con la mentalità della dominanza,della prevaricazione e del possesso spacciata per forma di corteggiamento , di forza e fighezza.
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vlad
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sì, ma sono cose abbastanza note (sapete invece - astenersi @sandrinha - com'è fatto il tondo blu della bandiera del brasile?)
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corax
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Comunque è combinatorica, la dimostrazione alla peggio la fai scrivendo esplicitamente le permutazioni (almeno in questo caso)
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.mau.
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