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Bisogna ammirare la diabolica strategia del compagno Letta: appena dice qualcosa che regala elettori a Salvini, il che fa quasi tutti i giorni, subito dopo però aggiunge qualcosa che regala elettori anche a Giorgia Meloni. Così il callido Letta alimenta la rivalità tra gli avversari, e di questo passo arriveremo con la Lega al 35% e i Melonari al 40, che siccome però non si vogliono alleare lasceranno il paese in mano a Pd-5stelle col 25%.
Bisogna ammirare la diabolica strategia del compagno Letta: appena dice qualcosa che regala elettori a Salvini, il che fa quasi tutti i giorni, subito dopo però aggiunge qualcosa che regala elettori anche a Giorgia Meloni. Così il callido Letta alimenta la rivalità tra gli avversari, e di questo passo arriveremo con la Lega al 35% e i Melonari al 40, che siccome però non si vogliono alleare lasceranno il paese in mano a Pd-5stelle col 25%.
4 years ago
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La scelta di Letta, che potrebbe apparire demenziale a gente non assuefatta all'abuso del termine "paradossalmente", è invece logica e costituisce la prosecuzione di una strategia già sperimentata. Da molti anni il PD ha rinunciato alla volgare tentazione di rappresentare la maggioranza degli italiani, dato che può stare benissimo al governo in eterno rappresentando la minoranza. Per il PD l'importante non è prendere i voti, ma selezionare dgli avversari politici che non siano capaci di governare nemmeno con la maggioranza. Salvini è il perfetto esempio dell'avversario politico che tutti vorrebbero avere, uno capace di far cadere il suo governo così, a sfregio. Idem per Giorgia Meloni, palesemente terrorizzata all'idea che qualcuno conferisca responsabilità di governo alla sua banda di reduci delle guerre immaginarie, tant'è che dovendo scegliere un candidato per le elezioni a Roma è andata a scovare l'unico che non vincerebbe nemmeno per abbandono degli altri.
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