Alla mia scuola secondaria avevamo i voti bidimensionali. Una lettera per i risultati ottenuti da A ad E e un numero per lo sforzo, da 1 a 5. A1 voleva dire che ottenevi ottimi risultati e ti sforzavi tanto. E5 voleva dire che andavi male ed eri pure pigro. Mi sembrava evidente che il voto più ambito fosse A5. Ma già A3 era impossibile averlo. Forse il voto più triste possibile sarebbe stato E1.