Dovrei cercare di dare un nome a questa situazione di inadeguatezza che provo sempre di più in tutti i rapporti sociali; mi sento costantemente fuori luogo, sempre vicino a costruire dei legami ma mai abbasanza perché si innesti quel meccanismo che porta a cercarsi, a vedersi, a scriversi, a raccontarsi le cose. Amico di molti ma di nessuno in modo più che superficiale. Il peggio è che mi rendo conto che molto è colpa mia, sono io il primo a rifuggire il rapporto con gli altri.