"Quando ci diranno che si può dire anche la messa feriale e quella
domenicale, vedremo le cose necessarie da fare per poter celebrare
senza far diventare la liturgia un pericolo per la salute dei fedeli.
Il pericolo c’è, non va minimizzato o affrontato con ingenuità: un
centinaio di persone che si radunano in un luogo, che hanno a che
fare in maniera ravvicinata con la stessa persona (il sacerdote),
possono diventare un focolaio di contagio. (segue)