Siamo stati a Ischia molti anni fa, per lavoro. Era inverno e il luogo ci sembrò squallido, una misera periferia meridionale con tante brutte case e casotti, un luogo sostanzialmente morto, solo un guscio in attesa dell'orrendo mollusco turistico. Fuori dall'abitato si riusciva ancora ad intuire la bellezza soffocata dell'isola, cui sotto quel cielo plumbeo mancavano giusto due pecoroni lanosi per sembrare l'isola benedetta e disabitata delle pubblicità dei maglioni.