Ogni volta che vedo la cerimonia di chiusura, penso alla felicità pura negli occhi di chi è lì, a gare finite, con un po' di malinconia e la voglia di festeggiare e fare casino. Penso pure a quelli che saltano l'apertura e la chiusura, perché hanno una gara "corta" magari a metà delle due settimane. Arrivano, timbrano il cartellino e se ne vanno. Ecco, se fossi un atleta, resterei lì fino alla fine, pure pagando di tasca mia. Non ci son cazzi.