Ogni anno, quando passa il solstizio d'estate, mi prende un malessere indefinibile. L'idea che proprio quando comincia l'estate la luce inizi a calare mi pesa come un macigno. Fosse per me, se potessi, mi trasferirei in qualche isola il più vicino possibile all'Equatore: più o meno, fisse, 12 ore di luce e 12 di buio tutto l'anno, senza variazioni. Senza più magoni, senza più depressione, senza più alterazioni dell'umore.