Nuvole/
Dovrei essere molto veloce/
nel descrivere le nuvole -/
già dopo una frazione di secondo/
non sono più quelle, stanno diventando altre./
La loro caratteristica è/
non ripetersi mai/
in forme, sfumature, pose, disposizione./
Non gravate della memoria di nulla,/
si librano senza sforzo sui fatti./
Ma quali testimoni di alcunché -/
si disperdono all’istante da tutte le parti./
In confronto alle nuvole/
la vita sembra solida,/
pressoché duratura e quasi eterna./
Di fronte alle nuvole/
perfino un sasso sembra un fratello/
su cui si può contare,/
loro invece sono solo cugine lontane e volubili./
Gli uomini esistano pure, se vogliono,/
e poi uno dopo l’altro muoiano,/
loro, le nuvole,/
non hanno niente a che vedere/
con tutta questa faccenda/
molto strana./
Al di sopra di tutta la tua vita/
e della mia, ancora incompleta,/
sfilano fastose così come già sfilavano./
Non devono insieme a noi morire,/
né devono essere viste per fluttuare./
Wisława Szymborska (da “Elogio dei sogni”)
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